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6 gennaio 2016

Venti viaggiatori in cerca di un’Isola

Mostra di libri d’artista | Curatore: Anne-Clémence de Grolée

Venti viaggiatori d’Oltralpe –artisti, scrittori e non solo- approdati in Sicilia in circostanze molto diverse, affidano ad un libro-oggetto le loro impressioni sull’Isola.

Sono arrivata nel 1996 in Sicilia come artista in residenza presso la Fiumara d’Arte (ME) col sostegno del Ministère des Affaires Etrangères francese. A quindici anni di distanza, riunisco intorno all’opera Le Grand Tour di Sarah Klingemann una raccolta di libri d’artista imperniati sull’Isola e realizzati da una ventina d’artisti e scrittori contemporanei, perlopiù francesi. Un modo forse di fare il punto e confrontare la mia esperienza con quella altrui. E mi sembra opportuno che, ad accogliere tale raccolta, sia una delle biblioteche storiche della Sicilia, scrigno fra l’altro dei meravigliosi libri dei grandi viaggiatori stranieri del passato.
I venti nostri viaggiatori sono stati pazientemente rintracciati e, in qualche caso, sollecitati ad affidare le loro impressioni sull’Isola ad un libro oggetto. Approdati in Sicilia negli ultimi vent’anni, in circostanze e temporalità molto diverse, tutti a modo loro sono stati segnati da quest’esperienza.

Alcuni di loro si sono recati in Sicilia per un progetto artistico o letterario personale sostenuto dalle istituzioni francesi e, in particolare, dal Centre Culturel Français de Palerme. Altri sono stati coinvolti nella creazione di spettacoli di danza o teatro a Gibellina o al Teatro Garibaldi di Palermo. Il programma Erasmus ha inoltre incentivato la venuta di studenti e professori dell’Ecole Régionale des Beaux-Arts di Rouen, gemellata con l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Altri ancora operano ad ampio raggio nel Mediterraneo nella diffusione di progetti culturali che coinvolgono anche la Sicilia. Per alcuni, infine, sono dei legami affettivi, familiari o sentimentali, che li trattengono o, perlomeno li incitano a frequenti o duraturi soggiorni nell’Isola.
Se qualche nostro viaggiatore ha ideato il viaggio a Palermo per attuare un progetto di libro legato alla città, il più dei nostri viaggiatori ha partorito la propria opera mesi dopo il ritorno in patria e, qualche volta, è stata proprio la nostra sollecitazione a risvegliare il desiderio di raccontare la Sicilia in questo modo.

Di formati e caratteristiche tecniche molto diversi (si alternano esemplari unici e edizioni rare a tiratura limitata, taccuini di schizzi a matita e rielaborazioni fotografiche, libri tascabili e libri-installazione), i libri presentati testimoniano della vitalità di questo particolare campo della ricerca artistica, non ancora del tutto visitato.

Le visioni della Sicilia che scaturiscono da tale raccolta sono altrettanto variegate, a conferma della complessità stessa di questa terra. Vari artisti traggono ispirazione dal mondo tuttora ricco e colorito delle tradizioni popolari, dai pupi e dalle favole, da certe usanze religiose o dalle forme dell’artigianato. Altri rimangono stupiti dalla natura siciliana, insieme pietrosa e vitale, colpiti dalla primavera precoce e dall’assolato estate, folgorati dalla bellezza dirompente e dai suggerimenti onirici del paesaggio tellurico.
Pero la Sicilia è terra di contrasti ed è proprio la parte d’ombra che dà spunto invece ad altre opere, più disincantate, incentrate sullo scempio contemporaneo del litorale o sull’impronta della Mafia nel paesaggio dell’entroterra. La storia e l’attualità multiculturale dell’Isola non sfugge ad alcuni nostri viaggiatori, migratori anche loro, che ricordano la vocazione di crocevia dell’isola e la sua identità perpetuamente rinnovata.
Due libri evocano in fine, seppure in modo molto diverso, la personalità eccentrica ed enigmatica dello scrittore Raymond Roussel, morto a Palermo nel 1933, a cui è dedicata la Médiathéque del CCF.

Accogliamo inoltre l’opera di Anna Guillot docente ed esperta del libro d’artista che, con il suo KoobookArchive/Lab_KA, opera da anni per la diffusione di questa forma d’arte in Sicilia ed altrove.

Anne-Clémence de Grolée
Palermo, gennaio 2011